Scuola: iscrizioni on line entro il 6 febbraio. ora è il momento dell’orientamento!
Le iscrizioni on line scadono il 6 febbraio 2017 alle ore 20: per gli studenti delle secondarie di primo ciclo e le rispettive famiglie si tratta di una scelta importante che avrà risvolti significativi, anche di tipo professionale. Scegliere tra i percorsi previsti per il secondo ciclo, tra licei, istituti tecnici, istituti professionali e IEFP (la formazione professionale regionale) rappresenta infatti una prima svolta importante nella futura carriera di ogni persona. Alcuni percorsi di studio che gli studenti possono scegliere ora hanno già una forte vocazione professionale e presuppongono quindi che ci sia, da parte degli studenti, una chiara idea sul tipo di lavoro che vorranno svolgere in futuro.
Per questo motivo l’orientamento è fondamentale in questa fase.
I Consigli di Classe di tutte le classi terze (scuole medie, ora secondarie di primo ciclo) sono tenuti a esprimere il cosiddetto ‘consiglio orientativo’, indicando la scuola secondaria di secondo ciclo (scuola superiore) più idonea per il proseguimento degli studi – ancora obbligatori per due anni – di ciascuno studente. Ogni famiglia dovrà infatti entro il 6 febbraio 2017registrarsi presso il portale on line del Ministero dell’Istruzione http://www.istruzione.it/iscrizionionline/ ed effettuare la scelta del percorso, compilando la scheda con i dati dello studente e con il codice della scuola prescelta. Il Ministero ha realizzato anche un video per illustrare le procedure di compilazione. Le procedure riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali delle Regioni che hanno aderito alla procedura: Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia e Veneto.
Molte scuole offrono alle famiglie attività strutturate e servizi per accompagnare gli studenti in questo processo di scelta, realizzando iniziative di orientamento e di informazione, come ad esempio la partecipazione agli Open Days di presentazione dell’offerta formativa territoriale.
In questo passaggio delicato le famiglie si aspettano dagli insegnanti indicazioni utili per orientare la scelta scolastica e professionale: la scuola solitamente basa tali indicazioni quasi esclusivamente sui risultati scolastici dello studente. LaCircolare del MIUR n. 10 del 15/11/2016 (che definisce le attività di iscrizione all’anno scolastico 2017/18) attribuisce unarilevanza peculiare al “consiglio orientativo”, espresso dal Consiglio di classe per tutti gli alunni della terza classe di scuola secondaria di primo grado. La Circolare indica le finalità del documento “inteso ad orientare e supportare le scelte di prosecuzione dell’obbligo d’istruzione” e ribadisce alle istituzioni scolastiche “che il “consiglio orientativo”, definito dal consiglio di classe in forma analitica o sintetica, va reso noto ai genitori degli alunni al termine del primo trimestre/quadrimestre e, comunque, in tempo utile per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado”.
La questione cruciale è però l’efficacia e l’utilità di tale “consiglio”, se, come “suggerisce” la Circolare: “Per offrire un consiglio di orientamento efficace e puntuale, si suggerisce di individuare non più di tre possibili opzioni”.
Ma come possono i docenti “individuare” le opzioni possibili? Su quali basi? Con quali modelli metodologici?
La questione fondamentale è strettamente connessa a due aspetti sostanziali: la certezza che ogni alunno abbia una chiara visione delle diverse opzioni di scelta professionale (come posso scegliere se non conosco le possibilità che ho di fronte) e la certezza che ogni alunno abbia la consapevolezza delle proprie capacità potenziali e delle proprie preferenze e aspirazioni personali. Si tratta, come è facile intuire di due risultati non scontati e che necessitano di una attività scolastica strutturata e continua, non occasionale, per garantire a tutti gli alunni di arrivare ben preparato all’appuntamento con la prima vera scelta importante di ogni persona.
In Italia le Linee guida nazionali per l’orientamento permanente del Ministero dell’Istruzione (Prot. 4243 del 19 febbraio 2014) hanno sottolineato in modo molto chiaro l’esigenza di promuovere la cultura del lavoro e la conoscenza delle professioni a scuola, fin dalla scuola primaria.
La Circolare del MIUR n. 10 del 15/11/2016 sottolinea inoltre la responsabilità delle “istituzioni scolastiche, dalle quali dipende l’adozione delle strategie più efficaci e coerenti, atte a garantire elevati livelli di apprendimento e di formazione. In proposito, assumono particolare rilievo le metodologie didattiche finalizzate all’orientamento della scelta dei percorsi di studio e di lavoro”. La Circolare parla quindi di metodologie didattiche per l’orientamento alla scelta non solo dei persorsi di studio, ma anche (e coerentemente) delle possibili carriere professionali di ogni studente.
Nel nostro Paese su questo tema esiste un vuoto dal punto di vista dei programmi educativi e forse anche un gap culturale, tanto che a scuola si parla pochissimo di professioni, quasi fosse un tabù. Anche il concetto anglosassone di “career” non trova in realtà una piena corrispondenza con quanto nella nostra lingua evoca invece il concetto di “carriera”. Sarebbe invece estremamente utile ripensare ad un’idea nuova e positiva di carriera formativa e professionale, intesa non come una scelta casuale, ma bensì come un quotidiano percorso di costruzione dell’identità personale nell’apprendimento e nel lavoro. Questa progressione non necessariamente deve essere verticale, ma può essere pensata e vissuta come un’esplorazione ed un ampliamento dei propri saperi e delle proprie esperienze, in modo consapevole.
L’orientamento nella scuola secondaria di primo grado è un’azione strategica per prevenire e ridurre l’abbandono scolastico ed il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano) attraverso percorsi strutturati e strumenti di orientamento in grado di accompagnare gli studenti nella costruzione della propria idea professionale e nell’accesso alle opportunità di studio e di formazione più coerenti.
In questo periodo è stata avviata l’iniziativa START che consente alle scuole di acquisire e sperimentare SORPRENDO proprio per offrire agli studenti e alle famiglie un supporto personalizzato in questa fase di scelta dei percorsi di studio e di qualificazione professionale.