Progettare i percorsi in alternanza scuola lavoro: non solo tirocini in azienda.

L’Alternanza Scuola Lavoro sta diventando una delle attività più impegnative per le scuola, chiamate a garantire ad ogni studente un percorso personalizzato per conseguire specifici obiettivi di apprendimento e di orientamento. In molti casi, la sfida prioritaria per le scuole è quella di riuscire a trovare una sede di tirocinio per tutti gli studenti coinvolti nei percorsi in alternanza scuola lavoro: ma anche nei casi migliori, queste esperienze, da sole, rischiano di non garantire allo studente il raggiungimento degli obiettivi attesi.

Nella ‘Guida operativa per la scuola – Attività di alternanza scuola lavoro’. emanata dal MIUR nell’ottobre 2015, sono individuate una serie di azioni e alcune risorse che possono aiutare i docenti nella progettazione e nella gestione dei percorsi e che sicuramente offrono la possibilità di arricchire e strutturare tali percorsi. 

Nella guida infatti è specificato che il percorso in alternanza: “Può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project work in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo graduale articolato in fasi.” Si tratta di un passaggio fondamentale che valorizza la possibilità di progettare i percorsi in funzione delle esigenze di ogni singolo studente e delle risorse e caratteristiche del contesto di riferimento della scuola. Questa “pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro” conferma, senza nessuna ombra di dubbio, come l’alternanza non debba corrispondere ad un’unica esperienza di tirocinio, ma possa comprendere un’insieme di esperienze di orientamento e contatto con il mondo del lavoro, sfruttando (attraverso una coerente progettazione dei percorsi) le diverse peculiarità formative e di orientamento di ognuna delle possibili tipologie di attività e di contatto, per dar vita ad un percorso personalizzato, che permetta di sollecitare una molteplicità di processi di apprendimento e di orientamento, diversi per ogni singolo studente.

La diffusa preoccupazione che l’alternanza debba centrarsi solo sul tirocinio in azienda è quindi infondata. Il tirocinio permette un’immersione a 360 gradi nel contesto di lavoro ed è sicuramente un’esperienza di elevato impatto formativo, ma ci sono anche delle criticità da tenere in considerazione: l’impatto con il contesto di lavoro infatti può non essere positivo per molti studenti, soprattutto se non sono ben definiti gli obiettivi di apprendimento e di orientamento del tirocinio e se manca una approfondita conoscenza del tipo di lavoro e delle professionalità presenti in azienda. 

In base agli obiettivi che vengono definiti nella progettazione di un percorso di alternanza possono quindi essere valutate e inserite altre tipologie di contatto con il mondo del lavoro e di orientamento alle professioni: ad esempio, il tirocinio potrebbe essere preceduto da percorsi di orientamento alle professioni o di impresa simulata, proprio per preparare gli studenti all’esperienza in azienda e a modalità di apprendimento non formali; se l’obiettivo è conoscere diversi contesti di lavoro, un programma di visite potrebbe essere più utile di un singolo tirocinio perchè permetterebbe agli studenti di allargare maggiormente la propria conoscenza del mondo del lavoro. Tutte le tipologie di esperienze di contatto con il mondo del lavoro hanno dei punti di forza e delle criticità: ecco perchè l’indicazione, sollecitata anche a livello istituzionale, è quella di ricercare di un mix equilibrato di attività che permetta di raggiungere gli obiettivi identificati con tutti gli studenti.

L’efficacia dei percorsi è invece il risultato della capacità progettuale che, se elevata, garantisce l’unitarietà del processo seppur in presenza di una molteplicità di esperienze e la finalizzazione verso l’acquisizione di competenze specifiche disciplinari e di orientamento. Rispetto a questo ultimo punto, nella Guida operativa è espressamente indicato come “È importante, in particolare, che l’esperienza di alternanza scuola lavoro si fondi su un sistema di orientamento che, a partire dalle caratteristiche degli studenti, li accompagni fin dal primo anno per condurli gradualmente all’esperienza che li attende.

L’orientamento è quindi il ‘filo rosso’ che accompagna lo studente a comprendere il mondo del lavoro e delle professioni, ad analizzare i propri interessi e le proprie potenzialità, a identificare quelle competenze strategiche che si possono acquisire nei contesti di lavoro, ma anche a valutare il proprio livello di “benessere” nei diversi ruoli professionali. Con l’orientamento si va a promuovere un processo di riflessione che è fondamentale per ogni studente nel futuro passaggio dalla scuola ad ulteriori percorsi formativi o all’inserimento nel mondo del lavoro.

Molte sono le possibilità di integrazione dell’orientamento all’interno del monte ore degli istituti tecnici, professionali e dei licei. Sulla base della nostra esperienza, proponiamo un percorso breve, ma già strutturato e sperimentato in molte scuole e centri di formazione: il ‘Laboratorio di orientamento alle professioni’. Si tratta di un percorso di orientamento di 12 ore, basato su una didattica attiva e con una forte personalizzazione sulle esigenze di orientamento di ogni singolo studente. Il percorso è stato progettato in modo flessibile, con moduli di gruppo e momenti individuali, per accompagnare lo studente impegnato nel percorso in alternanza scuola lavoro, sia nella fase di preparazione alle esperienze di contatto con il mondo del lavoro, sia durante l’esperienza e sia nella fase di valorizzazione/restituzione. Il laboratorio va a coniugare un mix di azioni di tipo informativo verso il mondo del lavoro e delle professioni con azioni specifiche di orientamento formativo. Il percorso si basa sull’utilizzo del software per l’orientamento SORPRENDO, che consente agli studenti di esplorare le professioni, comprenderne le caratteristiche e le differenze, confrontandole con le proprie aspirazioni e motivazioni. Lo strumento permette la massima personalizzazione del percorso, offrendo ad ogni singolo studente di costruire progressivamente un proprio ‘percorso’ che metta a valore gli esiti delle esperienze in alternanza scuola-lavoro per gestire in modo più consapevole e strutturato la scelta post-diploma.

Per approfondire l’idea del Laboratorio di Orientamento alle Professioni, nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro, e per conoscere le modalità d’uso dello strumento SORPRENDO in tale contesto, è possibile iscriversi ai seminari on line dall’indirizzo https://www.sorprendo.it/supporto/webseminar

Per implementare il ‘Laboratorio di orientamento alle professioni’ è sufficiente scaricare la scheda tecnica del percorso in fondo a questo articolo con la descrizione fase per fase delle attività da realizzare.