Professioni che cambiano: qualità e tecnologie nel settore tessile. il tecnico delle confezioni.
L’industria italiana del tessile-moda rappresenta un settore tradizionale del Made in Italy che sta cercando nuove vie per ricominciare a crescere anche attraverso l’innovazione e l’investimento su nuovi modelli di produzione e di commercializzazione. Questi cambiamenti determinano anche l’evoluzione delle professioni tessili e nuove opportunità per chi è interessato a costruirsi un futuro in questo settore.
Si è conclusa da poco Milano Unica, la principale fiera internazionale organizzata in Italia ed interamente dedicata alla presentazione delle collezioni di tessuti e di accessori per abbigliamento, che quest’anno ha potuto contare sulla presenza di 365 espositori, 66 dei quali provenienti dall’estero e due Osservatori dedicati a Giappone (40 marchi) e Corea (22 marchi).Tra i temi ricorrenti di questa edizione di Milano Unica vi sono: qualità, futuro fatto di tecnologia e ricerca, e giovani.
Il presidente di Milano Unica, Paola Botto ha dichiarato come il 2016 non si sia concluso in maniera brillante ma il Settore Tessile ha comunque mostrato segnali di miglioramento, nonostante la crisi, pertanto ci sono speranze di ripresa per il nuovo anno.
Il settore sta cercando di uscire da un lungo periodo di crisi attraverso investimenti in innovazione, la ricerca e sviluppo del prodotto, la tradizione del gusto produttivo, il know how e la collaborazione fra le diverse fasi della filiera sino all’integrazione con il retail. Interessante, ad esempio, l’evoluzione 4.0 del gruppo Calze Ileana che tramite le famose macchinette vende oggi “calze in lattina”.
Anche le professioni legate a questo settore, proprio per effetto delle innovazioni di processo e prodotto, stanno iniziando a registrare dei cambiamenti in termini di competenze richieste e strumenti utilizzati.
Prendiamo ad esempio una professione ‘classica’ di questo settore: il tecnico delle confezioni. Esploriamo insieme questo profilo che ha il delicato compito di gestire il processo di confezionamento di un capo e che quindi si confronta con il cambiamento in essere di questo comparto.
Che cosa fa? Il tecnico delle confezioni coordina tutte le attività, dal taglio alla cucitura, che compongono il processo di confezionamento di un capo: quindi programma, coordina e verifica il ciclo lavorativo garantendo la corretta progettazione e lavorazione dei capi di abbigliamento.
Quali sono le principali attività?
Il tecnico delle confezioni segue ed è responsabile di tutte le lavorazioni necessarie per la realizzazione del capo finito (ciclo di produzione) coordinando tutte le attività di confezionamento. In alcuni casi si specializza nella supervisione di una sola parte dell’attività di confezionamento.
Le sue principali attività sono:
– coordinare il ciclo di produzione rispettando gli standard qualitativi;
– elaborare le schede tecniche;
– decidere il tipo di taglio adatto al capo esempio se a mano a trancetto o taglio con macchine industriali;
– definire le operazioni di cucito in base al modello preparato dal modellista e creato dallo stilista;
– gestire le fasi di stiratura, di spillatura e di piegatura;
– definire tempi e metodi di lavorazione per la riproduzione in serie del capo-campione;
– scegliere i macchinari più adatti per la produzione;
– coordinare l’attività dei collaboratori determinando i carichi di lavoro e assegnando le singole operazioni;
– controllare le materie prime durante la produzione dei prototipi;
– valutare la qualità dei capi prodotti in relazione ai tempi di realizzazione;
– individuare gli interventi preventivi e correttivi per il ripristino dei livelli di qualità attesi.
Inoltre predispone e sovraintende gli addestramenti del personale.
Il tecnico delle confezione lavora a stretto contatto con tutte le principali figure coinvolte sia nella progettazione sia nella realizzazione del prodotto: lo stilista, il modellista, il campionarista, il product manager e il responsabile di produzione ma anche con l’area commerciale (per prendere decisioni che riguardano la programmazione stagionale, consegne) e il settore acquisti (per scelte inerenti a tipi di tessuti non adatti alla lavorazione).
Quali conoscenze e competenze sono richieste?
Per svolgere questo lavoro, dovrai conoscere gli stili della moda, la storia del costume oltre che avere una visione completa della produzione nel settore tessile e le tecnologie delle varie fasi di lavorazione.
Nello specifico dovrai acquisire conoscenze relative a:
– i materiali in lavorazione;
– le caratteristiche tecniche e la struttura dei tessuti ortogonali e a maglia;
– le macchine e gli impianti di produzione dedicati alla costruzione di materiali tessili;
– processi di realizzazione dei manufatti e dei semilavorati;
– il ciclo della filatura, della tessitura e della maglia;
– il ciclo della nobilitazione (preparazione, tintura, finissaggio);
– gli standard qualitativi del prodotto e le modalità di controllo a fine processo;
– i marchi e le certificazioni relative alla qualificazione del prodotto e del processo;
– i modelli organizzativi relativi all’impresa del comparto;
– il ciclo di confezione e dei problemi qualitativi connessi;
– la normative e i comportamenti relativi alla sicurezza dei lavoratori in un comparto produttivo.
Inoltre le competenze pratiche che dovrai sviluppare riguardano:
– le modalità di avvio, regolazione e conduzione dei principali impianti di trasformazione del materiale tessile;
– la verifica e il controllo dei parametri indicanti la produttività e il corretto funzionamento di macchine e impianti;
– le modalità di intervento sulle macchine relativamente alla pulizia e alla manutenzione ordinaria;
– l’interpretazione e la corretta compilazione delle schede tecniche di lavorazione;
– la gestione dei gruppi di lavoro assegnati (assegnazione di incarichi, verifica e correzione dei comportamenti scorretti).
Inoltre dovrai possedere ottime doti relazionali poiché ti rapporterai con la direzione, i reparti produttivi attigui e le funzioni di servizio (controllo qualità, magazzini, manutenzione).
Inoltre ottime capacità organizzative, leadership, lavoro in equipe e di coordinamento oltre che precisione, una buona manualità associata a uno spiccato gusto estetico sono essenziali per poter svolgere questa professione.
Dove lavora?
Le competenze del Tecnico della confezione si sviluppano a partire dal profilo del sarto, con l’acquisizione di maggiore esperienza può aspirare all’assunzione in ruoli di maggiore responsabilità nell’ambito del ciclo produttivo. Il tecnico delle confezioni può lavorare come dipendente di grandi maison dell’abbigliamento o all’interno di aziende più piccole che, in molti casi, producono per conto di altre imprese.
L’orario di lavoro coincide con quello di apertura dell’impresa per cui lavora, ma può subire variazioni. Infatti può essere richiesta una certa flessibilità poiché la quantità di lavoro dipende dalla stagionalità delle collezioni.
Come si diventa Tecnico delle Confezioni?
Di solito, per ricoprire questo ruolo è richiesto un diploma di Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Sistema moda oppure di Istituto Professionale – Settore Industria e Artigianato – Indirizzo Produzioni industriali e artigianali – Articolazione Artigianato – Opzione Produzioni tessili-sartoriali.
Altrettanto utile può essere un diploma professionale IeFP di Tecnico dell’abbigliamento o altra formazione professionale in centri accreditati.
Infine, gli ITS prevedono un percorso formativo relativo all’area di specializzazione: “Nuove tecnologie per il made in Italy” (figura professionale in uscita riconosciuta a livello nazionale è:”Tecnico Superiore di processo, prodotto, progettazione tessile e design per il settore Tessile, Abbigliamento, Moda”) che prevede l’acquisizione di competenze richieste anche per la professione del Tecnico delle confenzioni.
Anche per il tecnico delle confezioni, come del resto per gran parte delle figure professionali che operano nell’area del tessile, abbigliamento e cuoio, l’esperienza maturata sul campo rappresenta senza dubbio un elemento fondamentale.