#PRIMADIDOMANI: il prezzo della pandemia non può essere il futuro dei nostri giovani – Webinar 14 luglio 2020 ore 15
Le previsioni parlano chiaro: il prezzo più alto di questa pandemia in termini economici e occupazionali sarà pagato dai nostri giovani. Non possiamo allora permetterci di ‘abbandonarli’ di fronte alla sfida più grande: l’orientamento ossia la necessità di ri-definizione dei loro obiettivi di studio e di lavoro in questo momento storico di incertezza e grande trasformazione. I servizi di orientamento del nostro Paese sapranno cogliere questa sfida?
Le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) indicano una contrazione dell’economia globale nel 2020 del 3,1% e l’Italia è tra i paesi più colpiti con un calo del PIL previsto al 9% (fonte Sole24Ore). Il lavoro sarà l’ambito in cui le conseguenze saranno più negative e anche nel breve termine, in Italia, i dati ISTAT ci dicono infatti che il numero di chi ha smesso di cercare lavoro nei soli primi quattro mesi del 2020 è cresciuto fino a quota 500 mila.
In questo quadro negativo, i dati sui giovani sono davvero allarmanti: in Italia, dei 4,4 milioni di lavoratori che sono tornati in attività dal 4 maggio u.s., gli under 30 sono solamente 570mila; le opportunità di stage e tirocini sono praticamente azzerate; le offerte di lavoro hanno subito un brusco calo e la disoccupazione giovanile che nel 2019 si attestava attorno al 13,6%, è in crescita dal febbraio 2020.
La scarsità di opportunità lavorative porterà i giovani ad investire nella formazione? Purtroppo no. Anche in questo caso, le analisi parlano di un impatto negativo del COVID-19 sulle stime delle immatricolazioni ai percorsi universitari 2020-2021 (– 11% rispetto all’anno precedente) e di un più alto livello di rischio di dispersione scolastica per gli studenti già ‘vulnerabili’.
Ma i giovani come vedono il loro futuro? “Compromesso e con poche prospettive” secondo i dati della recente indagine dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo “Essere giovani ai tempi della pandemia” condotta da Ipsos. Non preoccupa solo il 60% degli intervistati tra i 18 e i 34 anni (2000 italiani e 1000 stranieri) che indica la certezza di conseguenze negative sul proprio futuro a causa del COVID 19, ma soprattutto la tendenza dei giovani italiani ad abbandonare – e non semplicemente posticipare e ricalendarizzare – i propri progetti di vita, almeno nel breve termine.
E’ urgente intervenire #Primadidomani! Non possiamo aspettare la fine dell’estate, non possiamo aspettare la fine degli esami di stato, non possiamo più aspettare! I sistemi di orientamento devono cogliere questa sfida e sostenere la partecipazione attiva e strutturale dei nostri giovani alla costruzione individuale e collettiva del ‘New Normal’ immaginando un mondo diverso, un mondo migliore per loro e per gli altri.
Come abbiamo già scritto, si tratta di rispondere ad una grandissima domanda di aiuto di una popolazione spaventata e disorientata che nei giovani esprime le potenzialità più forti, ma più compromesse, di innovazione generativa per il nostro domani. A questo scopo, è necessario ripensare i servizi di orientamento e cogliere questa grande opportunità di cambiamento. Ora è necessario comprendere meglio le nuove esigenze e mettere in campo immediatamente strumenti, canali e risorse diversificati e flessibili. L’obiettivo è costruire un giusto mix di interventi e infrastrutture digitali capaci di intercettare i giovani e, in prima battuta, fargli comprendere che ‘non sono soli’ per poi costruire o consolidare una nuova relazione di fiducia. L’orientamento si basa da sempre sulla relazione di fiducia e sulla capacità di collaborazione tra servizi e utenti per condividere idee, speranze e progetti per il proprio futuro. Questa fiducia, sulla quale si basa qualunque intervento di orientamento, in questo momento storico rappresenta forse, soprattutto per i giovani, la ‘chiave di volta’ nel difficile percorso di ricostruzione dei propri obiettivi di studio, di lavoro e di vita.
Le modalità per garantire e rilanciare l’orientamento anche ai tempi del COVID 19 con questi obiettivi possono essere diverse. Ecco alcune esperienze che abbiamo ‘visto’ da vicino:
La Regione Piemonte all’interno del proprio sistema regionale di orientamento Obiettivo Orientamento Piemonte ha reagito alle nuove esigenze proponendo i servizi di orientamento a distanza per scuole, ragazzi/e e famiglie, per fornire supporto nei momenti di scelta scolastica e per agevolare la scoperta del mondo delle professioni.
Il Comune di Firenze, all’interno delle attività finanziate dal Piano educativo zonale dalla Regione Toscana, ha dato vita al canale Youtube ‘Cosa fare da grande’ che ha accompagnato gli studenti delle scuole di primo grado in questi mesi con spunti di riflessione su alcune delle principali conoscenze e capacità utili per poter gestire una scelta ‘consapevole’ per il proprio domani.
La Regione Liguria, attraverso il progetto regionale #Progettiamocilfuturo gestito dallo staff di Aliseo, Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento, ha lanciato l’iniziativa #Progettiamocionline e ha rimodulato le sue proposte di orientamento con iniziative online per docenti, studenti e famiglie.
L’Università di Camerino ha promosso un percorso di career service e career day online per aiutare gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro. Il calendario ha previsto una serie di laboratori interattivi in italiano e in inglese sulle Career Management Skills. Sfruttando la modalità “a distanza”, gli incontri hanno coinvolto esperti, professionisti e ex-studenti da diverse parti del mondo e hanno visto la partecipazione di più di 1000 studenti.
Ognuno può fare la sua parte #primadidomani identificando attività, strumenti e risorse che fin da subito possono fornire un contributo per garantire che il prezzo della pandemia non sia il futuro dei nostri giovani. Per approfondire questi temi così importanti in questo momento, il team SORPRENDO propone un webinar martedì 14 luglio alle ore 15. L’iscrizione è libera e gratuita, a questo link.