Orientamento, tutoraggio e intelligenza artificiale: quali sfide e quali opportunità?
Le trasformazioni digitali ci circondano e rappresentano un’opportunità strategica per il mondo dell’educazione e dell’orientamento. Docenti e orientatori si trovano a dialogare con tante nuove tecnologie che permeano sempre più nel mondo del lavoro e in quello della scuola. Che impatto possono avere tecnologie come l’intelligenza artificiale nelle pratiche orientative?
Ecco alcune esperienze e risorse sviluppate a livello internazionale.
Intelligenza Artificiale e previsione degli studenti a rischio di abbandono.
Una prima riflessione nasce dal lavoro che il team di Pluriversum ha portato avanti con l’Università di Camerino in due iniziative europee che hanno lavorato per creare dei modelli per prevedere e identificare gli studenti che potrebbero più beneficiare di interventi ad hoc a supporto della loro vita universitaria. Con un lavoro attento per aggregare i dati a disposizione del sistema università sulla vita universitaria degli studenti, gli esperti di orientamento e computer science hanno lavorato per far dialogare i modelli matematici con le pratiche di orientamento del sistema universitario per esplorare nuove possibilità di personalizzazione e intervento precoce.
Su questo tema, il progetto GRIT rappresenta un’iniziativa particolare nella quale il team multidisciplinare sta lavorando a uno strumento per prevedere il rischio di abbandono attraverso una raccolta dati dinamica all’interno di un ambiente di escape room digitale in cui studenti e giovani ricercatori metteranno alla prova le proprie competenze orientative e di ricerca.
Intelligenza Artificiale e processi di tutorato.
Un’altra frontiera ha a che fare con i sistemi di tutorato intelligente o, in altre parole, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a supporto dei processi di tutoraggio in itinere. Su questo tema, è partito da pochi mesi un nuovo progetto europeo che lavorerà per sviluppare e sperimentare un sistema intelligente di supporto agli studenti negli ambienti digitali in cui pianificano e monitorano la propria carriera universitaria (si pensi, per esempio, alle pagine di dashboard dei singoli studenti da cui possono accedere al piano di studi, calendario esami, etc.). Il progetto (HITS) è finanziato dai fondi KA2 di Erasmus+ e ha già iniziato a mappare le buone pratiche europee di tutorato intelligente (o intelligent tutoring).
Su questo tema, insieme agli esperti di diverse università italiane e europee, Pluriversum ha lanciato una serie di appuntamenti digitali in cui riunire al tavolo pedagogisti, psicologi e esperti di intelligenza artificiale per riflettere con uno sguardo multi and interdisciplinare alle sfide e opportunità di queste nuove tecnologie nei processi educativi. Li abbiamo chiamati EdTech cafè e il prossimo si terrà il 19 aprile e vedrà un’esperta di pedagogia e orientamento dialogare con un esperto di intelligenza artificiale sulle potenzialità delle tecnologie nei processi di tutoraggio e di supporto al percorso formativo. La riflessione partirà da un caso australiano in cui chat GPT viene usato come tutor digitale.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito del progetto GRIT. La partecipazione è gratuita previa registrazione. Il dibattito è aperto a ricercatori, studenti, docenti e interessati provenienti da diversi paesi europei e partirà dalla condivisione di un articolo caricato sul sito di riferimento. Il confronto sarà in lingua inglese. Tutti i dettagli sul sito del progetto GRIT: https://www.gritproject.eu/events/
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