Le professioni che cambiano: dal meccanico al tecnico meccatronico delle autoriparazioni
C’erano una volta il meccanico e l’elettrauto…
Lo sviluppo dell’industria automobilistica, soprattutto per quanto riguarda la parte elettronica, ha trasformato profondamente la struttura e il funzionamento dell’automobile e anche le professioni che ruotano intorno al mondo degli autoveicoli.
Scopriamo insieme la nuova figura del Tecnico Meccatronico.
Le rapide trasformazioni tecnologiche richiedono un adeguamento delle principali figure professionali di ogni settore. Nell’ambito dell’attività di autoriparazione, la Legge n. 224/2012 individua le attività di: meccatronica, carrozzeria e gommista. Per la prima attività, vengono ‘abolite’ le vecchie professioni del meccanico e dell’elettrauto, o, per meglio dire, vengono fatte confluire in un’unica figura professionale: il Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni.
Come i suoi ‘antenati’, anche questa figura è in grado di lavorare alla manutenzione dell’autoveicolo, individuare i guasti, ripararli e, se necessario, sostituire le parti danneggiate.
All’interno del garage o dell’officina nel quale lavora, il tecnico meccatronico riceve i suoi clienti (o i clienti per la ditta per la quale lavora), visiona il veicolo e cerca di capire in cosa consiste il guasto e quali potrebbero essere le cause del malfunzionamento dell’automobile. Soprattutto nel caso in cui si tratta di veicoli di produzione recente, oltre alle tradizionali tecniche di indagine, il tecnico può fare ricorso a strumenti diagnostici computerizzati per scoprire i difetti dei sistemi elettronici: ad esempio può collegare il computer portatile alla centralina elettronica per risalire facilmente al problema. Una volta individuata la causa del malfunzionamento, deve poi aggiustare il guasto, anche sostituendo, se necessario, le parti danneggiate, per poi controllare, infine, se effettivamente il problema è stato risolto.
Inoltre alcuni tecnici fanno anche assistenza sul posto ai veicoli che si guastano per strada o che sono coinvolti in incidenti stradali: in questi casi riparano l’automobile sul posto o, più spesso, li trasportano nelle loro officine per lavorare con più calma e precisione.
Infine bisogna ricordare che il tecnico meccatronico non si occupa solo di veicoli guasti, ma anche della loro manutenzione ordinaria, valutando il livello di usura delle varie parti e decidendo se l’automobile è ancora idonea all’utilizzo o meno.
Quindi il tecnico meccatronico delle autoriparazioni riassume in sé sia le attività sia le competenze che prima erano divise tra meccanico ed elettrauto, portando a una rivoluzione che, nonostante le resistenze iniziali da parte delle due categorie, potrebbe portare a dei risvolti positivi per il mercato dell’autoriparazione, in quanto pone un freno alla frammentarietà tipica del settore nel nostro Paese, dando vita a una figura altamente specializzata.
Esistono già molti corsi e iniziative a livello regionale per formare questa figura che sarà sempre più richiesta in un ambito di lavoro in grande e continua trasformazione.