Il doppiatore
Attività lavorativa
Il doppiaggio è l’insieme di operazioni con le quali, in un prodotto audiovisivo, si sostituisce la voce originale di un attore con quella del doppiatore o si inserisce una voce fuori campo dove non c’era.
Il doppiaggio viene utilizzato principalmente per:
- inserire dialoghi in italiano nei film che in origine sono in altre lingue, sostituendo le voci degli attori originali con quelle di doppiatori italiani;
- sostituire la voce di un attore italiano che non è stata registrata correttamente in fase di ripresa o che risulta poco adeguata;
- inserire voci fuori campo in documentari, spot televisivi e altri prodotti audiovisivi;
- ricreare le voci dei personaggi dei cartoni animati.
Il doppiatore deve pertanto:
- prima della produzione, leggere il copione del ruolo che gli è stato assegnato e studiarlo fino a trovare la giusta sincronia con le immagini;
- analizzare lo stile, la gestualità, il ritmo e l’intonazione dell’attore straniero o del personaggio di cartone animato;
- durante la registrazione, interpretare il testo tradotto cercando di rispettare il più possibile lo stile dell’attore originale, la mimica facciale e labiale e il ritmo;
- interpretare la voce fuori campo in documentari e spot commerciali, modulandola in base allo scopo della comunicazione, allo stile del prodotto e alle indicazioni del direttore di doppiaggio.
L’orario di lavoro è variabile e organizzato per brevi turni di circa 3 ore. Per ogni film o serie televisiva, un doppiatore può anche avere più di un ruolo assegnato. I ritmi del processo di doppiaggio sono molto serrati e spesso il doppiatore ha a disposizione poco tempo per ‘entrare nella parte’.
Il doppiatore lavora nello studio di doppiaggio, una sala di registrazione diversa rispetto a quelle usate per la musica: è un ambiente poco illuminato e insonorizzato, con un microfono e un leggio per il copione dal quale leggere le battute e, di fronte, un grande schermo dove scorrono le immagini del video da doppiare. Accanto a questo, si trovano la sala regia e quella per il lavoro di sincronizzazione.
Conoscenza e capacità personali
Per questa professione gli aspetti più importanti sono il talento e l’esperienza.
A livello generale, dovrai acquisire conoscenze riguardo:
- le tecniche di recitazione;
- le tecniche di doppiaggio e di dizione;
- nozioni di metrica e ritmo;
- storia e tecniche del linguaggio audiovisivo (cinema e televisione).
Come qualità personale, è importante che tu abbia una bella voce, che sia anche versatile, per adattarsi a ruoli e personaggi diversi, e anche un ottimo orecchio, per comprendere i ritmi e i toni delle voci da sostituire. E’ anche fondamentale un’ottima dizione, senza inflessioni particolari, a meno che non siano specificatamente richieste per il ruolo.
Devi inoltre essere una persona creativa e molto comunicativa.
E’ infine utile che tu abbia una buona conoscenza di alcune lingue straniere, sia per comprendere meglio i testi originali dei prodotti che stai doppiando sia per poter interagire con produzioni internazionali.
Opportunità di lavoro
Il doppiatore trova occupazione principalmente nelle cooperative e società di doppiaggio e di edizione, che lavorano per il settore cinematografico, televisivo, radiofonico e pubblicitario.
La maggior parte delle società di doppiaggio in Italia si trovano a Roma, Milano e Torino.
La grande diffusione dei programmi televisivi stranieri (come le fiction e i cartoni animati) ha incrementato negli ultimi anni le opportunità di lavoro ma il settore è molto competitivo, specialmente per chi deve iniziare, come per la carriera di attore.
Il doppiatore è di norma un libero professionista che viene contattato e assunto per specifici progetti (un film, uno spot pubblicitario, una serie televisiva). Le condizioni di lavoro sono regolate da un accordo nazionale (CCNL del settore doppiaggio).
Per iniziare a lavorare, è molto importante frequentare costantemente gli studi di doppiaggio per imparare i trucchi del mestiere e farsi conoscere. Un doppiatore, anche se già attore, comincia sempre con piccoli ruoli, fino ad arrivare con l’esperienza a quelli principali e con il maggior numero di battute.
Un doppiatore affermato e con esperienza può diventare la ‘voce’ ufficiale di un attore famoso, doppiandolo in tutti i suoi film. Un doppiatore può anche avere l’opportunità di diventare la voce di un personaggio di una fiction o di un cartone animato a puntate. Anche in questo caso, i produttori tendono a mantenere le stesse ‘voci’, per tutti gli episodi e per tutte le stagioni dello show.
Dopo molti anni di esperienza, è possibile diventare direttore del doppiaggio. Professioni affini a questa sono lo speaker e l’attore.
Percorso formativo
Per diventare doppiatori non esiste un percorso preciso. In genere, i doppiatori hanno formazione e esperienza da attori, con la frequenza poi di corsi di specializzazione in doppiaggio.
Per la formazione di base come attore, esistono diverse scuole a livello nazionale che organizzano corsi di recitazione e dizione, che richiedono, come requisito di accesso, il diploma di scuola secondaria di primo grado o, più frequentemente, di secondo grado.
Nelle scuole più prestigiose l’accesso è regolato da un esame o da un concorso e il talento rimane comunque il requisito fondamentale.
Esistono, poi, diverse scuole private che organizzano corsi per doppiatori, di norma a pagamento, che hanno durata e frequenza molto variabile. La maggior parte si trova a Roma, Milano e Torino.
In questo settore è comunque fondamentale l’esperienza pratica, che si acquisisce con una lunga gavetta.
I testi sono tratti dal software SORPRENDO