Gite virtuali alla scoperta delle professioni e del territorio: l’orientamento a distanza nelle scuole primarie

Il nuovo DPCM del 13 ottobre ha sospeso viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. In un momento già altamente complesso, la scuola rischia di perdere anche tutte quelle preziose occasioni di apertura e dialogo con il territorio rappresentate dalle uscite didattiche. Per ovviare a questa ulteriore limitazione dell’esperienza educativa, il team di Pluriversum insieme all’IC Margherita Hack di Maniago (Friuli Venezia Giulia) ha ideato e sperimentato nelle ultime settimane un nuovo format di gita virtuale che ha al centro l’orientamento.

 

L’idea nasce dalla preziosa collaborazione tra scuole, università e esperti di orientamento di 6 nazioni europee all’interno del progetto europeo JOBLAND. Nel progetto, i partner hanno elaborato una serie di attività di orientamento per le scuole primarie che sono ora in fase di sperimentazione in tutta Europa. L’arrivo del fenomeno pandemico non ha fermato le sperimentazioni e le attività si sono spostate online. In Italia, diverse classi di quarta e quinta sono state coinvolte in un innovativo esperimento di gite virtuali.

Gli studenti della scuola di Maniago sono stati guidati a esplorare digitalmente il vicino Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie attraverso una serie di piccole attività ludiche e interattive. Le attività digitali hanno l’obiettivo di incuriosire e preparare i bambini alla visita reale e, partendo dalla storia delle lame e dei coltelli di Maniago, le attività hanno accompagnano i bambini nella scoperta delle unicità del museo e nell’esplorazione delle professioni e delle vocazioni del territorio.

Questo nuovo format di gita virtuale ci permette di creare un ponte tra scuola e territorio e di vivere la comunità anche in questi momenti di delicato isolamento. Le metodologie usate uniscono il gioco, la didattica orientativa e elementi di creatività all’interno di piccole attività volte a conoscere le professioni, a scoprirne le loro unicità, a esplorare come sono cambiate nel tempo, a collegare le vocazioni del territorio con la biografia di ogni singolo studente.

Se, da una parte, l’orientamento è spesso legato ai momenti di scelta, nell’orientamento precoce ai bambini non viene chiesto “cosa vuoi fare da grande”, al centro non c’è l’elemento decisionale ma tutto si costruisce partendo dalla domanda: “come puoi sognare qualcosa che non conosci?”.  L’orientamento, nei primi anni del ciclo di istruzione, si fa strumento per ampliare gli orizzonti, arricchire le prospettive e contrastare stereotipi partendo proprio dai più piccoli.

Il collegamento con le realtà territoriali (il Museo delle Coltellerie e dell’Arte Fabbrile, in questo caso) diventa prezioso e le attività diventano un’occasione per aprire la scuola al contesto in un fertile scambio tra i bambini, il loro percorso di apprendimento e tutta la comunità che diventa comunità educante.

La sperimentazione è avvenuta nelle giornate europee degli Erasmus Days ma, chi interessato, è invitato a partecipare al webinarAttività di orientamento precoce: materiali e testimonianze per una scuola che si apre al mondo” che si terrà il 19 novembre alle ore 15 per approfondire la metodologia, le risorse e gli strumenti utilizzati. Per iscriversi: www.sorprendo.it/webinar

Insieme ai docenti di Maniago, presenteremo il nuovo format e i materiali messi gratuitamente a disposizione delle scuole da parte del progetto JOBLAND.

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