Buon 2019… sarà l’anno dell’orientamento?
Nell’anno che sta per chiudersi, il tema dell’orientamento è stato spesso al centro del dibattito pubblico e di importanti iniziative istituzionali. L’orientamento è infatti la funzione chiave delle politiche attive del lavoro e quindi anche del nuovo reddito di cittadinanza che dovrebbe “riattivare e riorientare” una fetta consistente della popolazione. Anche il Ministero del Lavoro sembra aver finalmente consapevolezza che l’efficacia dei Centri per l’Impiego è strettamente legata proprio alla capacità di fornire alle persone una qualificata consulenza di orientamento e personalizzare quindi le politiche “attive” per avvicinare gli utenti dei servizi a coerenti percorsi di formazione e a opportunità di lavoro e tirocinio compatibili con le proprie caratteristiche.
Anche nel mondo della scuola (in particolare con i PON) e nell’alta formazione (Università e ITS) l’importanza strategica dell’orientamento è emersa per contrastare fenomeni sempre più preoccupanti, quali la dispersione e il disimpegno dalla formazione e dalla ricerca di lavoro (i cosidetti NEET). Sul tema dell’orientamento si stanno muovendo anche le Regioni,coordinate dalla Toscana, con iniziative ed eventi, ma anche con la produzione di linee guide, standard di qualità e documenti tecnici condivisi in sede di Conferenza Unificata. Senza sistemi locali di orientamento efficaci, il rischio che iniziative e investimenti nel campo della formazione, dell’inclusione e dell’occupazione non riescano a intercettare i bisogni delle persone è molto alto.
Questo grande fermento attorno all’orientamento non è casuale: il disagio delle famiglie e degli studenti rispetto alle scelte di studio, di formazione e di lavoro è un fenomeno sempre più evidente e diffuso, specie in questo periodo di grande incertezza e di rapidi cambiamenti. L’orientamento, come ben descritto nelle risoluzioni europee, dovrebbe assumere una valenza permanente e sostenere le scelte personali lungo tutto l’arco della vita, dalla scuola primaria all’età adulta, nella formazione e nella carriera professionale.
Il 2019 sarà quindi l’anno di svolta per il nostro Paese che dovrà finalmente dotarsi di un sistema qualiticato e strutturato di orientamento, sia nell’ambito del sistema educativo, dalla scuola all’università, per aiutare i giovani a definire e conseguire i propri obiettivi professionali, e sia nell’ambito dei servizi per l’impiego, per garantire la realizzazione di politiche attive fondamentali per accompagnare le persone che beneficiano di incentivi e sussidi verso una rapida e positiva riccollocazione nel mondo del lavoro.
Sul tema dell’orientamento, ci sono recenti documenti e iniziative nazionali e internazionali che vanno a confermare modelli e metodologie ormai consolidati. Se il 2018 ha portato una nuova consapevolezza sul ruolo dell’orientamento e ha reso disponibili tecnologie e strumenti più evoluti, il 2019 dovrà quindi essere l’anno nel quale l’orientamento diventa veramente un diritto per tutte le persone lungo tutto l’arco della vita.
Dalla tutta la redazione di SORPRENDO, i nostri migliori Auguri di Buone Feste e di un Felice e Prospero Anno Nuovo.